La storia delle Olimpiadi

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Londra 2012
Giochi della XXX Olimpiade

I giochi della XXX edizione estiva delle olimpiadi ebbero luogo a Londra. La capitale inglese diventò così la prima città al mondo ad avere ospitato la kermesse olimpica per tre volte, considerando le precedenti edizioni del 1908 e del 1948.

Le gare, iniziate il 27 luglio e terminate il 12 agosto 2012, si svolsero in un contesto internazionale profondamente segnato dalla crisi economico-finanziaria che, in Europa, colpì duramente e soprattutto quella Grecia, patria suggestiva delle Olimpiadi sia antiche che moderne.

Anche a causa della crisi, nell'organizzazione dell'edizione londinese si diede particolare attenzione a un tema fondamentale come quello dell'ecologia. In questo senso lo sforzo dell'organizzazione cominciò già dalla scelta della location: il villaggio olimpico venne allestito nel quartiere di Stratford, in un'area industriale interamente riqualificata per l'occasione. Inoltre, per assistere agli eventi in calendario, bisognava organizzarsi per andare a... piedi: le auto furono infatti vietate a favore dei mezzi pubblici, potenziati per la circostanza. Corsie preferenziali garantivano gli spostamenti degli atleti e dei relativi staff verso il luogo di gara dal villaggio olimpico, dove tutto venne attrezzato per la raccolta differenziata dei rifiuti. Infine largo al riciclo: la carta fu quasi del tutto bandita (e quella usata, doveva essere riciclata) preferendo informatizzare tutto.

Londra 2012 segnò un record di presenze per numero di spettatori: i quasi 9 milioni di biglietti messi a disposizione del pubblico (circa due milioni in più rispetto a Pechino 2008) già nel 2011 andarono tutti esauriti, anche se poi alcuni impianti presentarono inspiegabilmente diversi posti vuoti durante le gare.

Il record più bello e significativo guadagnato dalla XXX edizione dei Giochi, che va oltre l'aspetto sportivo, lo segnò la partecipazione femminile: quella inglese è stata la prima olimpiade in assoluto dove ogni nazione partecipante schierava atlete donne all'interno del team. Un grande risultato questo, soprattutto per i paesi di area islamica, sottolineato anche dal presidente del CIO, il belga Jacques Rogge, nel suo discorso di apertura.

Londra 2012
Giochi della XXX Olimpiade

Lo squalo e il fulmine

Ai Giochi di Londra si presentarono circa 10.500 atleti, in rappresentanza di 204 Comitati Olimpici internazionali, che si cimentarono in 39 discipline sportive.

Protagonisti assoluti della scena olimpica, come già a Pechino 2008, lo squalo di Baltimora, l'americano Michael Phelps e il fulmine giamaicano Usain Bolt. In particolare Phelps, con le 6 medaglie guadagnate a Londra (4 ori e 2 argenti) scrisse una pagina personale che rimarrà a lungo nella storia dei Giochi. L'americano, con l'edizione londinese, portò infatti a 22 medaglie, di cui ben 18 del metallo più prezioso, il suo personale bottino ai Giochi in sole tre partecipazioni, risultato che lo elesse di fatto come l'atleta più medagliato di sempre delle olimpiadi, staccando così di 4 lunghezze la ginnasta russa Larisa Latynina, ferma a "soli" 18 allori. Al termine della gara dei 4x100 misti a squadre, vinta dal team americano, Phelps annunciò il suo ritiro dalle competizioni mettendo così la parola fine a una carriera difficilmente ripetibile.

Discorso analogo per Bolt. L'atleta giamaicano, tra i più attesi a Londra, era chiamato al compito non facile di confermare l'impresa di Pechino 2008 dove aveva vinto l'oro nei 100m, nei 200m e nella 4x100. Solo Carl Lewis, in precedenza, riuscì a vincere per due volte di fila l'oro e solo nei 100m (Los Angeles 1984 e Seul 1988, ma qui solo dopo la squalifica per doping di Ben Johnson). Il fulmine però onorò il suo soprannome: vincendo tutte e tre le prove, Bolt entrò così nella leggenda degli atleti olimpionici. A corredo della sua eccezionale performance va citato il fatto che nell'edizione londinese dei Giochi Bolt ottenne anche il record olimpico sui 100m e quello mondiale nella 4x100.

Sir Chris Roy

Un altro protagonista dell'Olimpiade fu Chris Hoy. Il pistard scozzese non tradì le aspettative vincendo due ori e portando così a sei il suo bottino personale nell'avventura sotto la fiamma olimpica. Il ragguardevole risultato ottenuto oscurò per un po' la fama di un altro atleta di sua Maestà britannica, Bradley Wiggins, fresco vincitore del Tour de France 2012, contendendogli il ruolo di ambasciatore del ciclismo britannico.

Grande delusione invece per il tennista Roger Federer. Lo svizzero, sette volte vincitore a Wimbledon, proprio nel suo "giardino" preferito, si dovette accontentare dell'argento cedendo l'oro al beniamino di casa Andy Murray.

Infine una citazione per Oscar Pistorius, sudafricano, privo di entrambi gli arti inferiori, scrisse a suo modo una pagina della storia olimpica: primo atleta ammesso alle olimpiadi accanto ai normodotati. A Londra si schierò al via dei 400, ottenendo il ragguardevole risultato di una qualificazione per la semifinale. Ma la sua vittoria, quella di esserci, l'aveva già ottenuta.

Gli sport a squadre

Negli sport a squadre, gli USA vinsero due medaglie d'oro nel basket, regolando rispettivamente la Spagna nella finale maschile e la Francia in quella femminile. Nel calcio maschile, il Messico vinse sorprendentemente l'oro sfidando il ben più quotato Brasile, mentre gli USA, nella finale femminile, ebbero la meglio sul Giappone. Nella pallavolo uomini, oro alla Russia nella finale col Brasile (terza la compagine italiana), in quella femminile invece fu il Brasile a vincere a scapito degli USA. Infine epilogo amaro per il settebello azzurro nella pallanuoto maschile: gli italiani vennero sconfitti in finale dalla Croazia mentre nella finale femminile gli USA batterono la Spagna.

Le olimpiadi in rosa

Tra le donne che si resero protagoniste ai Giochi di Londra 2012 vanno citate le due giocatrici di beach volley americane Kerri Walsh e Misty May. Le due infatti non solo vinsero il terzo oro di fila, ma raggiunsero il personalissimo record di non aver mai perso un match olimpico. Nel nuoto l'americana Missy Franklin eguagliò il risultato di Phelps: 4 ori vinti, più un bronzo a corredo di una performance di altissimo livello. Dietro la Franklin si distinse la connazionale e compagna di squadra Allison Schmitt: 5 medaglie anche per lei, di cui ben 3 d'oro (più un argento e un bronzo). In evidenza anche l'australiana Alicia Coutts e la russa Aliya Mustafina. La prima, nel nuoto, collezionò 5 medaglie (1 oro, 3 argenti e un bronzo); la seconda, nella ginnastica artistica 4 (1 oro, un argento e 2 bronzi).

Infine menzione d'onore per Nicola Adams, britannica, Katie Taylor, irlandese, e per l'americana Claressa Shields: le tre atlete risultarono vincitrici dell'oro nella boxe femminile, introdotta come novità nell'edizione londinese con tre categorie di peso (-51 kg, -60 kg e -75 kg).

Paralimpiadi

Nel medagliere finale delle Paralimpiadi miglior risultato per la Cina che conquistò un totale di 231 medaglie (95 ori, 71 argenti e 65 bronzi); secondo posto per la Federazione Russa con 102 medaglie (36 - 38 - 28) e terzo alla Gran Bretagna con 120 (34 - 43 - 43). Tra gli atleti si misero in particolare evidenza va citata l'australiana Jacqueline Freney che nel nuoto ha vinto ben 8 medaglie e tutte d'oro; otto medaglie nel nuoto anche per Jessica Long, americana, e Matthew Cowdrey, australiano, ma entrambi si fermarono a "soli" 5 ori. Sempre dalla piscina arrivò il ragguardevole risultato di Daniel Dias, brasiliano: 6 medaglie per lui e tutte d'oro.

L'Italia fu protagonista anche ai giochi paraolimpici vincendo 28 medaglie (13mo posto nel medagliere) come ai giochi olimpici, ma portando molti meno atleti. Di queste, ben 9 gli ori, 8 argenti e 11 bronzi, superando così di 10 medaglie il risultato di Pechino 2008. Tra i protagonisti: Cecilia Camellini, oro nei 50 e 100 stile libero nel nuoto, oltre al bronzo nei 100 dorso e 400 sl; Alex Zanardi, l'ex pilota di Formula 1 vittima di un gravissimo incidente, che conquistò due ori nell'handbike, in più a corredo un argento nella gara a squadre; Annalisa Minetti, la cantante non vedente che vinse anche al Festival di Sanremo, bronzo nei 1500 metri di atletica leggera; infine Assunta Legnante, che aveva partecipato a Pechino 2008 gareggiando con gli atleti normodotati, che a Londra 2012 vinse l'oro nel lancio del peso, stabilendo un nuovo record del mondo.

Medagliere

La parte del leone nel medagliere finale andò agli Stati Uniti, che dopo la parentesi di Pechino 2008, quando avevano ceduto il primo posto ai cinesi, ritornano a essere la nazione più medagliata conquistando un totale di 104 allori (46 ori, 26 argenti e 29 bronzi). Al secondo posto la Cina con 88 medaglie (38 - 27 - 23) e al terzo la Gran Bretagna con 65 (29 - 17 - 19). L'Italia si piazzò all'ottavo posto, migliorando così di una posizione il risultato di Pechino 2008, guadagnando in totale 28 medaglie (8 - 9 - 11 ), una in più (un bronzo, per la cronaca) rispetto ai Giochi cinesi.

Medagliere finale Londra 2012

Medagliere finale Londra 2012 Paralimpiadi

Londra 2012
Giochi della XXX Olimpiade

La compagine italiana tutto sommato ben figurò alle olimpiadi inglesi centrando gli obiettivi "minimi" che il CONI aveva dato ai nostri atleti, ovvero conquistare almeno 25 medaglie (di queste almeno 8 d'oro) e rimanere nella top ten delle nazioni più medagliate. In realtà gli azzurri fecero meglio, vincendo in totale 28 medaglie e guadagnando l'ottavo posto nel medagliere generale. Le soddisfazioni maggiori arrivarono dalla scherma e dal tiro. Sulle pedane i nostri atleti vinsero 7 medaglie di cui 3 d'oro (Fioretto a squadre uomini, fioretto a squadre donne e fioretto individuale donne grazie a Elisa di Francisca) 2 argenti e 2 bronzi. Sei le medaglie dal tiro (3 d'oro e 3 d'argento) dove a salire sul gradino più alto del podio furono la squadra uomini di tiro con l'arco, Niccolò Campriani nella carabina (e argento nel fucile ad aria) e la diciannovenne Jessica Rossi nel tiro a volo. Quest'ultima, oltre alla medaglia, conseguì nella finale anche un record mondiale di specialità.

Gli altri 2 ori furono vinti da Carlo Molfetta nel Taekwondo e da Daniele Molmenti nella canoa che a seguito della bella vittoria ottenne di fare il portabandiera della delegazione azzurra alla cerimonia di chiusura.

La stella intramontabile di Valentina Vezzali

Tra gli azzurri che si misero in luce ai Giochi inglesi va sicuramente citata Valentina Vezzali, bronzo nel fioretto individuale e oro in quello a squadre, che portò così a 9 allori il suo personale "bottino" olimpico. Sfortunata la partecipazione di Josefa Idem, alla sua ultima apparizione in una competizione sportiva: la specialista del K1 centrò la sua 5° finale olimpionica consecutiva ma concluse la prestazione al 5 posto. Sorte più o meno identica per Tania Cagnotto, medaglia di… legno nei tuffi per soli 20 centesimi di punto.

Il nuoto affonda

Non solo luci, quelle delle vittorie e dei podi, nella spedizione londinese, ma anche qualche ombra. Su tutte, quelle più dense e pesanti, furono quelle che oscurarono gli atleti del nuoto e un personaggio attesissimo come Alex Schwazer.

Era atteso un riscatto dai nuotatori azzurri, dopo le poco brillanti prestazioni di Pechino 2008. Invece si fece peggio. E proprio da due personaggi come Federica Pellegrini e Filippo Magnini arrivarono le delusioni maggiori: mai in gara, sempre lontani non solo dal podio ma anche da una prestazione minimamente competitiva. Fatta eccezione per il bronzo vinto da Martina Grimaldi nella 10 km, i nuotatori azzurri rimasero tutti… all'asciutto. Un flop inatteso, che accese immediati strascichi polemici e aprì una profonda crisi in seno alla Federazione italiana. Discorso diverso per Alex Schwazer. L'atleta, medaglia d'oro a Pechino nella marcia 50 km, era tra i più attesi della compagine azzurra a riconfermare il successo olimpico. Purtroppo però l'eccessiva pressione sportiva e mediatica portò l'altoatesino a compiere un gesto assurdo e incomprensibile: assumere sostanze dopanti. Il 6 agosto 2012, con i Giochi in pieno svolgimento, Schwazer venne denunciato per essere stato trovato positivo alla eritropoietina in un controllo antidoping effettuato il mese precedente. A seguito dello scandalo, l'atleta fu sospeso dal CONI ed escluso dalla squadra della 50 km.

Londra 2012
Giochi della XXX Olimpiade

londra 2012 Per avere una panoramica completa delle immagini della XXX olimpiade vai alla pagina ufficiale del CIO.

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Paralimpiadi

Photogallery Official London 2012 Paralympic Games
Jessica Rossi a soli 20 anni ha vinto la medaglia d'oro nel tiro a volo, specialità fossa olimpica, stabilendo anche un nuovo record mondiale.

Londra 2012
Giochi della XXX Olimpiade

Le Olimpiadi di Londra furono trasmesse per la prima volta, in anteprima mondiale, con la nuova tecnologia televisiva Ultra Alta Definizione, dall'Olympic Broadcasting Services (OBS).

Per l'edizione londinese la Zecca nazionale inglese coniò 4700 medaglie, utilizzate anche per la premiazione ai Giochi Paraolimpici. Ogni medaglia richiese circa 10 ore di lavoro e tutte vennero conservate all'interno della Torre di Londra in attesa dell'inizio delle competizioni. Gli USA, plurivincitori di medaglie in ogni edizione dei Giochi e in tutte le discipline ammesse, a Londra vinsero per la prima volta l'oro nel judo, categoria -78 kg, grazie alla 22enne Kayala Harrison.

Il medagliere finale vide entrare sette nuove nazioni: Bahrain, Cipro, Botswana, Portorico, Grenada, Gabon e Guatemala. Sono diventate così 146 le nazioni vincitrici di almeno una medaglia olimpica (il dato comprende anche i Giochi invernali).

A ogni giorno di gara il motore di ricerca Google riservò un doodle, una versione speciale del proprio logo, spesso animata, dedicato all'evento principale inserito nel programma di giornata.