La storia delle Olimpiadi

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Lillehammer 1994
Giochi della XVII Olimpiade invernale

Nel 1994 le Olimpiadi si svolsero a Lillehammer (Norvegia). Gli atleti convenuti furono oltre 1700, le nazioni partecipanti furono 67, di cui 9 con un unico rappresentante.

Le vicende belliche che infuriavano nella disgregata ex Iugoslavia consigliarono al CIO di non invitare il Comitato olimpico che rappresentava serbi e bosniaci, le due fazioni in piena guerra civile. Alla cerimonia di apertura venne però formulato un invito a commemorare tutti insieme, nello stadio, il martirio di Sarajevo, che era stata città olimpica dieci anni prima.

La Norvegia colpì profondamente l'opinione pubblica non solo per il grande successo sportivo ottenuto (26 medaglie) ma, soprattutto, per la forte valenza ecologica che si volle dare all'Olimpiade: pochissimi sacrifici di alberi (ogni albero da abbattere era contrassegnato dal prezzo che l'impresa appaltatrice avrebbe pagato alla comunità locale), figure di uccelli rapaci disegnati sul ghiaccio della pista di bob per tenere lontani gli uccellini che avrebbero corso seri pericoli al passaggio dei bolidi, utilizzo al villaggio degli atleti di piatti fatti con una farina di fecola di patate che dopo l'uso venivano smistati come cibo per allevamenti di bestiame, infine un palazzo del ghiaccio costruito dentro a una roccia, una specie di modernissima caverna.

Lillehammer 1994
Giochi della XVII Olimpiade invernale

La Egorova si riconferma campionessa

Nello sci di fondo la russa Egorova bissò il fantastico risultato di Albertville riconquistando 3 medaglie d'oro (5 km, 10 km e 4x5 km) più una d'argento e risultando anche ai giochi norvegesi così come in Francia due anni prima, la sportiva più premiata, dopo l'italiana Di Centa.

Nelle gare di fondo maschili ulteriore trionfo della Norvegia: Bjorn Daehlie conquistò l'oro nei 10 km e nei 15 km e Alsgaard nei 30 km. La staffetta 4x10 km vide invece vincente il team italiano.

Nella prova di discesa libera Moe (Usa) conquistò la prima medaglia d'oro degli ultimi 10 anni di sci a stelle e strisce; il tedesco Wasmeier concluse la sua carriera agonistica con 2 vittorie (slalom gigante e supergigante) mentre a Stangassinger venne assegnata l'unica medaglia austriaca di questi Giochi Olimpici (slalom).

Gli scandinavi primeggiano

Nel pattinaggio veloce tre grandi vittorie per il norvegese Koss (1500 m, 5000 m e 15000 m), mentre l'americano Jansen - dopo i disastrosi risultati del 1988 e del 1992 - arrivò finalmente al successo nei 1000 m; la sua compagna di squadra Blair dominò ancora una volta la scena vincendo il suo secondo oro consecutivo nei 1000 m e il suo terzo nei 50 m.

Nel pattinaggio artistico solo la coppia russa Gordeyeva-Grinkov riuscì a mantenere l'antico successo e a vincere l'oro. La presenza di Tonya Harding, la pattinatrice americana che aveva appena confessato di aver partecipato all'attentato ai danni dell'atleta concorrente Kerrigan, fu una tanto sgradita quanto inaspettata distrazione. La Harding venne in seguito bandita a vita dall'associazione per il pattinaggio artistico statunitense.

Il Canada perse ai rigori e consacrò la vittoria della Svezia nell'hockey.

Medagliere

Russia e Norvegia si contesero fino all'ultimo il primo posto nel medagliere finale. Alla fine i Russi vinsero 23 medaglie contro le 26 dei norvegesi, ma 11 di queste erano d'oro contro le 10 dei padroni di casa. Terzo posto per la compagine tedesca che conquistò 24 medaglie, solo 9 delle quali d'oro. Ottimo l'exploit degli atleti azzurri: per gli italiani furono Giochi trionfali, come nessun'altra edizione olimpica precedente, anche estiva. 20 in tutto le medaglie conquistate, di cui ben 7 d'oro (5 argenti e 8 bronzi).

Lillehammer 1994
Giochi della XVII Olimpiade invernale

Manuela Di Centa regina dei Giochi

Leader incontrastata dei Giochi norvegesi fu, per una volta, un'italiana: Manuela Di Centa. Friulana, Di Centa era alla sua quarta partecipazione alle Olimpiadi invernali ma nelle tre edizioni precedenti non aveva certo lasciato il segno, vincendo soltanto un bronzo ad Albertville nella staffetta. A Lillehammer l'italiana fi invece protagonista di un esemplare exploit: andò infatti a medaglie in tutte e 5 le gare del fondo femminile, vincendo l'oro nella 15 km e nella 30 km, l'argento nella 5 km e nell'inseguimento e finendo terza nella staffetta.

Spettatori ammutoliti

Un'altra grande impresa sportiva fu compiuta dagli azzurri nella 4x10 km maschile di sci di fondo: Maurilio De Zolt, Marco Albarello, Giorgio Vanzetta e Silvio Fauner conquistarono a sorpresa l'oro, un oro che pose fine a decenni di supremazia nordica o sovietica, battendo allo sprint dopo una splendida gara la favorita squadra norvegese, di fronte al pubblico di casa composto per l'occasione da oltre100.000 persone ammutolito per lo stupore.

Le altre medaglie: valanga rosa e slittino

Altri due trionfi provennero all'Italia dalle gare di slittino, che videro vincenti Brugger-Huber nello slittino biposto e Gerda Weissensteiner nel singolo femminile.

Alla "valanga rosa" invece solo 3 medaglie: oro per Deborah Compagnoni nello slalom gigante e doppio bronzo per Isolde Kostner nella discesa libera e nel supergigante.

Il settimo italiano oro fu vinto nella staffetta maschile 5000 m di Short track.

Lillehammer 1994
Giochi della XVII Olimpiade invernale

lillehammer 1994 Per avere una panoramica completa delle immagini della XVII olimpiade invernale vai alla pagina ufficiale del CIO.

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L'equipaggio della nazionale statunitense di bob durante una gara.

Lillehammer 1994
Giochi della XVII Olimpiade invernale

Curiosa sorte toccò, infine, all'equipaggio del bob a quattro della Bosnia Herzegovina: i quattro atleti (un croato, un serbo e due musulmani), dopo essere stati costretti a gareggiare su un bob tedesco avuto in prestito, non poterono rientrare in patria a fine Giochi.

Singolare avventura capitò a un pattinatore mongolo che doveva rappresentare da solo il suo paese. L'atleta aveva fatto un viaggio di otto giorni in treno per giungere sino a Lillehammer dove sperava di arrivare in tempo per allenarsi su piste migliori di quelle di casa. Una volta a destinazione, aveva saputo che la sua iscrizione non era regolare perché giunta in ritardo; era quindi tornato in patria impiegando altri otto giorni di treno, ma appena arrivato a casa gli avevano comunicato che il CIO lo aveva accettato; si era subito rimesso in moto, ma stava ancora in viaggio quando i Giochi furono aperti, e così non sfilò alla cerimonia di apertura.

Il norvegese Johann Olav Koss nel pattinaggio vinse tre medaglie d'oro nelle gare di velocità, stabilendo in ognuna il record del mondo.

Lillehammer 1994
Giochi della XVII Olimpiade invernale