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Newsletter n. 0 - giugno 2012

Care colleghe e cari colleghi,

vi ringrazio per la partecipazione ai Seminari di studio che Marietti Scuola ha organizzato in diverse città d’Italia per promuovere una nuova didattica della Religione.

Visto l’interesse manifestato da voi partecipanti, abbiamo sentito il bisogno di proseguire questo percorso di formazione attraverso l’invio di una Newsletter mensile.

Questo strumento di comunicazione è rivolto principalmente ai docenti della scuola secondaria di primo grado che usano o che useranno Pietra viva come libro di testo, ma anche a coloro che, pur insegnando in altri ordini di scuola e pur avendo in adozione altri libri, vogliono comunque avvicinarsi a quella didattica operativa e interdisciplinare che è stata oggetto dei nostri seminari.

In ogni Newsletter troverete due sezioni.
  • La prima sezione tratterà un tema particolare, tra cui:
    • la "nuova" didattica collegata a Pietra viva;
    • attività da proporre agli alunni in determinati periodi dell’anno;
    • indicazioni tecniche di vario tipo relative alla multimedialità;
    • strumenti di supporto al lavoro del docente;
    • molto altro ancora.

  • La seconda sezione fornirà materiali di lavoro strettamente legati alle singole parti del manuale consultabili e e scaricabili dal sito scuola.com.
    Alcuni di questi materiali sono pensati per essere proposti agli studenti:
    • QUESTIONARIO: domande a risposta aperta relative alla parte teorica, da proporre alla fine della lezione, per riassumerla, o come compito a casa, per facilitare lo studio o all’inizio della lezione successiva, per riprendere il discorso;
    • MATERIALI MULTIMEDIALI: filmati, file audio, immagini, testi ecc. da abbinare alle Lezioni e alle Schede, in aggiunta a quelli già presenti sul libro digitale.
  • Altri materiali sono rivolti agli insegnanti:
    • PARLA L’ESPERTO: commento a un documento presente nel testo, che aiuta il docente a presentarlo alla classe
    • PER ALLARGARE L’ORIZZONTE: collegamenti tematici tra le fonti presentate nel manuale.

Il prossimo numero sarà inviato nel mese di settembre.
Nel corso dell’anno scolastico potrete, inoltre, chiedere informazioni o chiarimenti, ma anche darci suggerimenti e farci conoscere i frutti del vostro lavoro.
Ringrazio tutti coloro che con passione hanno dato e daranno il proprio contributo per rinnovare e migliorare l’insegnamento della religione a scuola.
Tommaso Cera



UNA DIDATTICA NUOVA ED EFFICACE

Riprendo qui in modo schematico quanto ho esposto nei Seminari di formazione. Si tratta di riflessioni e proposte che sono nate dalla mia esperienza d’insegnante di scuola secondaria di primo grado e dal confronto con alunni, genitori e colleghi.

Problemi da risolvere
Consideriamo innanzitutto alcune situazioni che riguardano molti dei nostri alunni:
  • la scarsa motivazione allo studio;
  • le difficoltà di apprendimento;
  • il comportamento più o meno scorretto;
  • la tendenza a non dare il giusto valore all’ora di religione o ad abbandonarla.

Una nuova didattica
Per fronteggiare problemi nuovi è necessario, oggi più che mai, percorrere vie nuove, senza per questo rinunciare a quanto di positivo ognuno di noi ha sperimentato in passato.
Pertanto, il metodo che propongo:
  • associa la lezione frontale tradizionale, l’uso delle fonti e la multimedialità;
  • riduce al minimo la parte teorica, che in certi casi è propedeutica al lavoro sulle fonti e non sempre è indispensabile;
  • assegna il più ampio spazio possibile alle fonti, che, dando un fondamento alle affermazioni del docente, evitano che queste appaiano astratte o retoriche;
  • è operativo, perché fa lavorare gli alunni sui documenti e insegna loro a interpretarli;
  • è interdisciplinare, perché usa fonti, linguaggi e punti di vista diversi (Bibbia, storia, arte, letteratura, teatro, musica, cinema e televisione), rendendo così più efficace la comunicazione e più varie le lezioni;
  • sfrutta i vantaggi del metodo induttivo, perché, dallo studio di una fonte particolare si risale ai concetti generali (dall’analisi di una parabola, per esempio, si possono ricavare le caratteristiche delle parabole);
  • sviluppa il senso critico, guidando così gli studenti nella scelta dei propri valori;
  • usa, se possibile, anche i materiali multimediali che catturano l’attenzione di tutti gli alunni, anche di quelli più demotivati o che hanno difficoltà di apprendimento;
  • dà il giusto peso anche alla cultura dei giovani;
  • propone agli studenti e alle famiglie un IRC "secondo le finalità della scuola".

Il libro di testo
Questo tipo di didattica richiede un libro di testo ricco di materiali e flessibile, perché possa adattarsi:
  • all’argomento da trattare;
  • alla classe con cui si lavora;
  • al tempo che si ha a disposizione;
  • alle preferenze del docente.

Risultati attesi
Questa didattica può produrre ottimi risultati:
  • l’apprezzamento di alunni e genitori per la qualità e l’originalità del lavoro proposto;
  • l’aumento del numero degli studenti che scelgono l’IRC, compresi quelli appartenenti a famiglie non cristiane o non religiose;
  • la possibilità data a tutti gli alunni di far emergere le proprie capacità e di coltivare i propri interessi, grazie alle diverse tipologie di fonti usate;
  • il dialogo tra alunni e genitori, favorito dallo studio di fonti che questi ultimi conoscono.

Conclusione
Queste considerazioni ci spingono a guardare con occhi nuovi le classi che ogni mattina abbiamo di fronte, a ripensare almeno in parte i nostri obiettivi, il nostro metodo di lavoro, il nostro linguaggio e gli strumenti didattici di cui ci serviamo.

UNA PRESENTAZIONE INTEGRALE DEL CRISTIANESIMO

Uno dei vantaggi offerti da questo tipo d’insegnamento è quello di favorire una presentazione integrale del cristianesimo: infatti attraverso l’ampia varietà delle fonti, che vanno dalla Bibbia alla televisione, è possibile non solo mettere in luce il messaggio di Gesù, la storia di quanti hanno seguito le sue orme e il contributo della fede cristiana alla costruzione della nostra civiltà, ma anche far percepire la rilevanza dei valori cristiani per l’uomo di oggi.
A tale proposito è illuminante quanto afferma Don Filippo Morlacchi, Direttore dell’Ufficio per la Pastorale scolastica e l’Insegnamento della Religione della Diocesi di Roma.

[…] non bisogna perdere di vista l’importanza di presentare […] il fenomeno cristiano nella sua integrità: non solo quindi come storia e dottrina, ma anche (e forse soprattutto) come proposta attuale e come scelta di vita totalizzante. Una semplice riduzione del cristianesimo ai suoi effetti culturali, pur decisivi (si pensi, soprattutto in Italia, all’arte, alla letteratura, alla filosofia, alla musica, ecc.) non renderebbe ragione del senso autentico del messaggio evangelico.
Presentare agli alunni un museo di testimonianze passate, sia pur preziose e bellissime, non è ancora «far conoscere il cristianesimo». Occorre invece presentare Colui che è la causa originante di tutta questa «storia degli effetti»: Gesù di Nazareth, che noi cristiani adoriamo come Signore. Dinanzi al vuoto valoriale diffuso e alle inquietanti prospettive di vuoto di senso, il cristianesimo ha ancora oggi un messaggio chiaro e provocante, che costituisce una sfida per l’intelligenza e la volontà dell’uomo e costringe a prendere posizione. Dunque proprio una presentazione integrale della fede cristiana (il che è ben diverso da un fideismo integralista o da un proselitismo ottuso) costituisce il contributo più prezioso e più caratteristico che l’Irc può offrire alla scuola italiana.
[…]

Filippo Morlacchi, L’Irc: dove sta andando?, "Insegnare Religione" maggio-giugno 2007

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