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Torna indietro... LA DESCRIZIONE DELL'OPERA

Massimiliano siede su un seggio di fronte al suo precettore, Gian Antonio Secco conte di Borella. E' l'unico studente a seguire con attenzione la lezione del maestro (come recita l'iscrizione-didascalia sotto l'illustrazione) con un libro aperto fra le mani. L'ampia finestra dell'aula si apre su un paesaggio lacustre dominato dal Castello Sforzesco. Mentre un nano col flabello muove l'aria intorno al principino, gli altri scolari - in giubbetto e calzebrache con la livrea di corte - riposano o si prendono cura degli animali da compagnia del nobile allievo: offrono agli uccellini chicchi di grano e spighe di panìco, ammaestrano il cane e un topolino.



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