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Torna indietro... IL CASTELLO SFORZESCO


I celebri "vinci" affrescati da Leonardo
sul soffitto a volta della Sala delle Asse
nel Castello Sforzesco(1497-1499).



Il Castello, fortilizio della famiglia Visconti parzialmente smantellato dal popolo milanese durante il breve periodo della Repubblica Ambrosiana (1447-1450), fu trasformato in dimora signorile dal duca Galeazzo Maria Sforza intenzionato a trasferirvi la corte.
Dopo il suo brutale assassinio, la vedova Bona di Savoia, madre del piccolo Gian Galeazzo e cognata del Moro, fece innalzare la torre centrale (Torre di Bona) per meglio sorvegliare l'accesso alla Rocchetta, ultima difesa per gli occupanti del castello.
Scacciata Bona, assunta la tutela di Gian Galeazzo (e quindi del ducato) Ludovico volle dare al Castello, ormai a tutti gli effetti residenza della famiglia ducale, un'immagine meno guerresca e più principesca: Bramante e Leonardo furono chiamati a Milano per fornire progetti a questo scopo.
Sebbene non sia rimasto molto dell'operato dei due artisti nel Castello, del Bramante si ricorda la Ponticella (una piccola costruzione che attraversa il fossato a nord-est dell'edificio e mette in comunicazione le stanze private del Moro con quello che un tempo era il giardino) e la "saletta negra", la camera dipinta in cui Ludovico amava ritirarsi. Di Leonardo, oltre agli studi per alcune torri, resta in Castello la decorazione della Sala delle Asse con la grande pergola di rami verdi affrescata sulla volta. Appena ottenuto il potere Ludovico si premurò di far sostituire le iniziali del predecessore Galeazzo che decoravano le sale, fece affrescare la camera terrena della Torre della Falconiera e concludere il portico della Rocchetta. Nel 1490 fece affrescare al Bramantino la Sala del Tesoro.


Il Castello Sforzesco in un disegno del 1500 ca.


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