Documenti ufficiali del Comitato di Liberazione Nazionale della Zona Libera della Carnia I documenti che trovi in questa sezione sono atti ufficiali, riguardanti la scuola, del governo provvisorio del C.L.N. della Zona Libera.
L'attività del governo provvisorio era legata a esigenze concrete della popolazione e alla risoluzione di problemi quotidiani, che richiedevano una risposta immediata: per esempio, organizzare l'approvvigionamento dei generi alimentari e garantirne l'equa distribuzione; regolare i prezzi dei generi di prima necessità; riorganizzare la polizia e l'amministrazione della giustizia.
Così fu per la scuola. Costituitosi alla fine del settembre 1944, e cioè in prossimità dell'inizio dell'anno scolastico (a ottobre), il governo provvisorio della Zona Libera dovette affrontare in tempi strettissimi, già dalla sua prima seduta, un duplice problema: riformare il sistema di istruzione fascista e, nello stesso tempo, garantire la riapertura delle scuole. Leggendo e interrogando i documenti, scoprirai in che modo il governo provvisorio affrontò e cercò di risolvere il problema della scuola.Documenti ufficiali
FRONTE DELLA GIOVENTU1
Comitato della Zona Libera del Friuli
Ai Comitati Comunali
Ai Comitati Frazionali
G I O V A N I!
Siamo stati informati che presto sarà provveduto alla riapertura delle scuole. Il C.N.L. della Zona Liberata provvede a questo e si interesserà di tutti i problemi inerenti sia gli scolari, sia gli insegnanti.
Il problema scolastico ci tocca molto da vicino e noi giovani non possiamo estraniarci e non aiutare i nostri giovani compagni.
Dunque il Comitato della Zona Libera del Fronte della Gioventù propone:
1° - Di provvedere alla raccolta di tutto o parte del materiale scolastico strettamente necessario: cancelleria che scarseggia, e se non provvediamo a rintracciarla sparirà, e i libri di testo. Raccogliere anche i volumi utilizzati nel regime fascista; la loro utilizzazione sarà decisa dagli organi che verranno a questo scopo creati. Molto utile sarebbe il «Cuore» del De Amicis2.
2° - Di discutere i precedenti politici dei maestri del luogo, e se risultasse che hanno spiegato un'attività zelante nello spingere la gioventù e le famiglie verso il fascismo, propone l'esclusione. Si tenga presente in proposito che gli insegnanti erano tenuti, se volevano esercitare il loro mestiere, a fare da dirigenti delle organizzazioni giovanili fasciste3, e perciò non sarebbe equo escluderli per questo solo fatto.
Invece se quest'opera è stata fatta con zelo e convinzione, facendo pressioni e minacciando denunce, allora si deciderà senz'altro per l'esclusione e senza nessun riguardo, perché non possiamo permettere che la nostra gioventù sia ancora avvelenata da questi individui.
G I O V A N I:
siamo convinti della responsabilità che vi associa ai più adulti e che mostrerete di essere all'altezza dei nuovi compiti assegnativi.
Friuli Liberato lì 23-9-44
F. G. Comitato della Zona Libera Friuli
Il Segretario
1
Fronte della Goventù: il Fronte della gioventù per l'indipendenza nazionale e per la libertà, o Fronte della Goventù, fu la più nota e diffusa organizzazione giovanile partigiana negli anni della lotta di liberazione in Italia. Venne costituito a Milano nel gennaio del 1944, e vi aderirono i rappresentanti dei giovani di tutti i partiti antifascisti: comunisti, socialisti, democratici cristiani, ai quali si unirono subito i giovani liberali, del Partito d'Azione, repubblicani, cattolici comunisti, le ragazze dei Gruppi di Difesa della Donna, i giovani del Comitato contadini. Le idee e i programmi dell'organizzazione furono elaborati da Eugenio Curiel, uomo politico comunista. Il Fronte della Gioventù si proponeva di indirizzare i giovani verso il movimento partigiano e di educarli agli ideali della democrazia.
2
«Cuore» del De Amicis: Lo scrittore e giornalista ligure di ispirazione socialista Edmondo De Amicis pubblicò Cuore nel 1866. Si tratta di un libro per ragazzi che all'epoca ebbe uno straordinario successo, al punto da diventare il libro più letto d'Italia. Cuore è costruito in forma di diario di un anno scolastico, e contiene le vicende degli alunni di una terza elementare di una scuola torinese. Il diario è tenuto da Enrico, uno degli scolari, che oltre a raccontare gli episodi della vita della classe, trascrive i “racconti mensili”, dettati dal maestro agli alunni. I racconti seguono una traccia precisa: devono avere come protagonista un ragazzo che compie atti di eroismo, e per ambientazione ogni volta una regione italiana diversa (La piccola vedetta lombarda, Il piccolo scrivano fiorentino, Il piccolo patriota padovano, Il tamburino sardo...). Le storie e i personaggi, sia quelli del diario di Enrico, sia quelli dei racconti mensili, avevano la funzione di avvicinare i giovani lettori ai valori fondamentali del libro: “lo studio, il lavoro, il merito, il rispetto dei ruoli sociali, l'amore per la patria, la dignità e l'onore”.
Dopo un ventennio di esaltazione della forza e dello spirito militaresco – ben rappresentati dal motto di Mussolini “libro e moschetto fascista perfetto” – i valori, pur semplici e tradizionali, a cui si richiamava il libro di De Amicis venivano considerati un valido strumento per sottrarre i più giovani alla nefasta influenza della cultura fascista.
3
organizzazioni giovanili fasciste: nell'agosto del 1931 venne imposta la tessera del partito fascista agli insegnanti elementari, mentre un regio decreto istituì per i professori universitari il giuramento di fedeltà al regime. I maestri erano, inoltre, obbligati a dirigere le organizzazioni giovanili fasciste, inquadrate nella G.I.L., Gioventù Italiana Littorio.