Le formiche sono insetti laboriosi e sociali in grado di
cooperare per risolvere problemi complessi.
Esse hanno un’organizzazione flessibile del lavoro,
ossia cambiano il ruolo a seconda della circostanza:
in caso di attacco la maggior parte delle
formiche diventa soldato.
Osservando il loro comportamento, alcuni ricercatori hanno
scoperto che le formiche, quando escono dal formicaio in
cerca di cibo, esplorano le zone circostanti in maniera
casuale. Individuata la presenza del cibo, le formiche
ritornano al formicaio, segnalano la direzione alle altre
compagne attraverso una speciale forma di comunicazione
detta “stigmergia”, lasciando sul terreno una traccia
di una sostanza chimica detta “feromone”:
più forte è la concentrazione di feromone,
più formiche saranno richiamate sullo stesso
percorso. Siccome il feromone evapora nel tempo, il
percorso più breve sarà quello scelto alla fine dal
"sistema formiche".
Da esperimenti effettuati presso l’università di Sydney
è emers che le formiche nell’attraversare un labirinto
ottimizzano il percorso, scegliendo quello più breve, e se
nel labirinto vengono posti degli ostacoli, riescono a
riadattare il cammino fino a trovare quello ottimale in base
alla situazione degli ostacoli
Osservazione
Simulando il comportamento delle formiche è possibile progettare
algoritmi, detti ant algorithms, che risolvono
problemi di ottimizzazione, come il problema del
commesso
viaggiatore.
L'algoritmo ACO (Ant Colony Optimization) è
un algoritmo di ricerca del percorso ottimale tra un nodo di
partenza (colonia di formiche) e un nodo obiettivo (cibo)
basato sull'utilizzo di tecniche probabilistiche e
sull'ottimizzazione. Il primo algoritmo ACO della storia
viene sviluppato nel 1992 da Marco Dorigo.
L'algoritmo ACO appartiene alla categoria degli algoritmi
naturali
(swarm intelligence) ossia alla categoria degli
algoritmi che studiano i comportamenti naturali degli esseri
viventi costruiti in milioni di anni di evoluzione.
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