Lo Spazio
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  Lo spazio

La penisola arabica, il luogo dove Maometto il profeta dell’Islam, nasce e diffonde la sua Rivelazione, appare come un’immensa “scatola vuota”, coperta per la maggior parte del suo territorio da un terribile deserto, pressochè impraticabile, e da un susseguirsi di steppe aride. Nella parte meridionale della penisola si estende una lunga catena montuosa, le cui vette arrivano a 3760 metri, parallela alla costa che sia affaccia sull’Oceano Indiano. Quitra il mare e le montagne, il monsone estivo, che soffia con alterna direzione fra l’Arabia e l’India, porta piogge che garantiscono da sempre un’agricoltura fiorente. Questo mondo chiamato fin dall’antichità “Arabia felix”, è corrispondente all’odierno Yemen, e al governatorato di Hadhramawt fino all’Oman.
Qui domina un’agricoltura un po’ particolare dedita soprattutto a coltivazioni di spezie rare, come l’incenso, ma anche di cereali. In questi luoghi, abitati probabilmente molto prima di quanto sia attestato dalle fonti, fiorì il mitico regno dell’antica Arabia, il regno di Saba, e qui nacquero sistemi idraulici, dighe e controdighe, una “civiltà idrologica” che gli Arabi portarono poi in Spagna. Nella zona a nord delle montagne invece la natura è completamente diversa: si tratta di una gigantesca piattaforma, leggermente inclinata da Ovest verso Est, dal Mar Rosso con il golfo di Aden verso il golfo Persico. È l’Arabia desertica, lo sconfinato paese dei Saraceni (dall’arabo Sciarki e dal greco Sarakeoni), il popolo dei beduini: i nomadi. In mezzo a enormi spaccature di rocce di varia natura geologica, sorge la Mecca, più a nord Medina e infine il passaggio verso l’attuale Giordania chiamato dagli Arabi “la valle delle città” dove correva la grande arteria mercantile dei commerci pre-islamici.
L’aridità e la monotonia del deserto sono interrotte dalle oasi, dove germogliano le palme da datteri: Nagran, Yathrib, Fadak, Khaybar, Madyn, Tabuk, Qasim, sono fra le soste più importanti per beduini e commercianti. Sono due Arabie molto diverse: quella del Sud, con la sua impostazione prevalentemente agricola, la sua distribuzione delle acque, politicamente piuttosto stabile; e quella del Nord basata soprattutto sul commercio, instabile nella sua concomitanza con il mondo nomade, dove sorgono vere e proprie città in cui la gente sa leggere e scrivere e conosce bene le regole del commercio oltre a quelle penali e civili.

 
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