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le fonti della narrazione storica dell antico egitto
Le fonti letterarie
  Per il periodo di Giustiniano, l’imperatore bizantino, è fondamentale il lavoro dello storico Procopio di Cesarea, che scrisse Le guerre (quelle dei Bizantini contro i Persiani, i Vandali e i Goti) e la Storia segreta, una narrazione minuta e aneddotica della vita di corte. Durante la storia dell’Impero romano d’Oriente si sviluppa poi un’abbondante produzione di opere di ogni genere, da quelle poetiche a quelle scientifiche, una produzione che ci offre un quadro completo di tutte le caratteristiche del periodo che va dal V al XV secolo. Ecco come Procopio di Cesarea descrive la personalità di Giustiniano nella sua Storia segreta.
«Non ammetteva che in tutto l’Impero romano ci fosse qualcuno che volesse render giustizia indipendentemente da lui, ma tale era la sua impudenza, tale la sua sfacciataggine che sentenziava sui giudizi dopo aver sentito una sola parte in causa; del pari, era lesto a invalidare senza prove le sentenze già promulgate, a ciò condotto non da leggi o da sentimenti di giustizia, ma preda palese della sua avidità. L’imperatore non si vergognava dunque di farsi corrompere. Spesso le sentenze rese dall’assemblea senatoria e dall’imperatore divergevano: del senato, per altro, non restava che un simulacro, non più padrone del suo voto né della sua dignità; lo si convocava solo per una questione di forma, perché era una consuetudine antica, ma nell’assemblea non c’era chi potesse dire una parola, guai! L’imperatore e la moglie solitamente affettavano opinioni divergenti sulle questioni controverse, ma prevaleva quel che essi avevano pattuito tra sé solo. Se poi qualche trasgressore della legge non si sentiva sicuro di vincere la causa, bastava che allungasse un altro poco d’oro all’imperatore, e questi gli faceva una legge, opposta a tutte le altre vigenti.»

Le fonti della storia dell’Impero d’Oriente
La trasformazione delle città romane in epoca bizantina
Bisanzio-Costantinopoli: la “Regina” delle città
Il pianto di un umanista alla notizia della distruzione di Bisanzio nel 1453
La vita in un monastero
 
 
 
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