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Con due impegnative campagne di guerra, tra il 101 e il 107 Marco Ulpio Traiano riuscì a impadronirsi
della Dacia: una vittoria importante, perché significava per Roma appropriarsi delle ricche
miniere d’oro che avrebbero potuto risollevare le finanze statali.
Traiano fu inoltre protagonista del grande conflitto che oppose i Romani ai Parti per il controllo dell’Armenia,
un nodo strategico di comunicazione tra il Mediterraneo e le regioni d’Oriente. La politica
di espansionismo che aveva caratterizzato la storia romana fin dalle sue origini terminò con Traiano.
I suoi successori furono costretti ad adottare politiche di contenimento delle spinte dei barbari
e a consolidare il limes (la frontiera) con opere imponenti, come il vallo di Adriano e quello di Antonino
in Britannia.
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