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le fonti della narrazione storica dell antico egitto
Le fonti letterarie
  La storia più antica di Roma ha ricevuto notizie in abbondanza dagli scavi più recenti che hanno messo in luce la stratigrafia della città, ma la presenza dell’insediamento urbano attuale limita molto le possibilità di acquisire nuo­vi risultati. La fonte più tradizionale sulle origini di Roma e sulla primitiva fase monarchica è senza dubbio l’opera di Tito Livio, uno storico vissuto a cavallo tra il secolo I a.C. e il secolo I d.C. Bisogna tenere presente che Livio è scandalizzato dai costumi dei suoi tempi: egli dice che: “negli ultimi anni la ricchezza ci ha resi avidi e l’intemperanza ci ha portati, attraverso ogni forma di eccessi dei sensi, a essere, se così si può dire, innamorati della morte sia individuale che collettiva”.
È chiaro, dunque, che nel passato Livio vede quella purezza, quell’onestà e severità di costumi che i suoi tempi hanno perso e quindi il suo racconto, spesso, diventa poco attendibile. Il periodo delle origini è trattato nei primi dieci libri di Ab urbe condita e Livio utilizza antichi racconti, oggi andati perduti, ricordi mitici collettivi, la lista dei consoli scolpita nel Foro, il testo del Foedus Cassianum, alcuni trattati con Cartagine e resti delle lastre su cui erano state scolpite le leggi delle XII Tavole.
Oltre a Livio, per questo periodo troviamo spunti nell’Eneide di Virgilio, nella Storia di Dionigi di Alicarnasso e nell’opera di Diodoro Siculo, nonché nelle Vite di Plutarco (Vita di Romolo, di Numa Pompilio, di Camillo e di Coriolano).
Bisogna aggiungere che, per quanto riguarda il periodo delle origini, la critica storica dà scarsissimo credito a queste fonti, tutte indirette e spesso completamente di parte.

I racconti mitici sulla guerra di indipendenza dagli Etruschi
La vita quotidiana
Un luogo del potere: il Foro
Il conflitto tra patrizi e plebei
   
   
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