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le fonti della narrazione storica dell antico egitto
Le fonti per lo studio della storia delle poleis
  Per la ricostruzione della storia di questo periodo le fonti sono abbondanti e precise. Sul piano archeologico oggi possediamo numerosissimi reperti, dai templi alle statue, ai teatri, agli edifici pubblici, che, pur ridotti spesso a ruderi o gravemente danneggiati, ci trasmettono notizie importanti sulla civiltà e sulla cultura della Grecia d’allora.
La letteratura, come vedremo, è ricca di opere di grandi poeti lirici e le testimonianze strettamente politiche sono precise e documentate. I grandi riformatori di Atene sono citati nelle opere storiche più importanti dei secoli successivi e dal 594 a.C., anno dell’arcontato di Solone, abbiamo anche tavole cronologiche attendibili che elencano, anno per anno, tutte le cariche più importanti della città.

La democrazia ateniese: Solone difende la sua riforma e se stesso
Aristotele giudica Solone e la sua riforma
La famiglia ateniese nel V secolo a.C.
Sparta guerriera: Tirteo esalta l’eroismo in guerra
La vita quotidiana a Sparta e ad Atene
Le fonti per lo studio dela grande espansione coloniale greca
  Le fonti archeologiche delle colonie greche, sia occidentali che orientali sono numerosissime. Citiamo, tra le tante, lungo la costa dell’Asia Minore, Alicarnasso, Priene, Efeso, Didyma. Si tratta di complessi monumentali che danno un’immagine eloquente della civiltà greca di allora. Se passiamo all’Occidente, gli esempi sono innumerevoli. Ricordiamo Paestum e Metaponto e in Sicilia Selinunte, Segesta, Agrigento e Siracusa. Nella zona della Magna Grecia si può affermare che esistano vestigia della civiltà grecia molto più importanti di quelle della madre patria.
Sul piano letterario, poi, ci sono rimasti testi importantissimi di filosofi, matematici e poeti. Ricordiamo la schiera dei poeti lirici, da Saffo ad Alceo, per citarne solo due, e le opere di filosofi e matematici come Pitagora.

L’architettura greca nelle colonie.
Nasce la poesia lirica.
L’interpretazione del mito da parte dei filosofi.
I miti legati alla colonizzazione greca dell’Asia Minore e delle coste del Mar Nero.
Le fonti per lo studio del conflitto tra Greci e Persiani
  Per quanto riguarda le guerre persiane, la fonte più importante è senza dubbio Erodoto di Alicarnasso, la cui opera è dedicata a questo evento storico. Erodoto non è propriamente uno storico come noi lo intendiamo oggi, poiché nella sua trattazione confonde tranquillamente verità e favola, notizie riferite di seconda o terza mano e notizie controllate personalmente, mito e storia. Nel capitolo primo, per esempio, attribuisce la causa dell’inimicizia tra i Greci e i popoli d’Asia nientemeno che al rapimento di Elena da parte di Paride, di Medea da parte di Giasone, della figlia del re di Argo, Io, da parte dei Fenici, e della figlia del re di Tiro in Fenicia da parte di Greci.
Da buon patriota Erodoto gonfia enormemente le cifre della guerra, fino a sfiorare il ridicolo. Alle Termopili trecento Spartani, tutti di una certa età, avrebbero respinto per giorni quasi due milioni e mezzo di nemici e morirono poi tutti ma solo dopo aver ammazzato ventimila nemici. Si potrebbe continuare in questa fiera di volute e patriottiche inesattezze, ma quello che importa è che Erodoto ci fornisce una massa sterminata d’informazioni che, depurate attraverso il controllo con altre fonti, ci hanno permesso di ricostruire con grande esattezza l’intera vicenda.

La differenza tra cittadini e sudditi
Aristide e Temistocle
La sconfitta di Salamina nella tragedia I Persiani di Eschilo
 
   
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