L’alta mortalità infantile e l’esigenza di impiegare nel lavoro dei campi ogni individuo della famiglia che avesse superato la prima infanzia rendeva la maggior parte dei contadini - di norma analfabeti - indifferenti alla mancanza di iniziative scolastiche rivolte ai bambini.
Anche se già nel Seicento la Chiesa gestiva l’insegnamento del catechismo e delle prime nozioni di grammatica (dal leggere allo scrivere, dalla dettatura alle prime quattro operazioni aritmetiche) come appendice del lavoro pastorale, le scuole rurali funzionavano con difficoltà perché i maestri erano poco pagati e spesso reclutati fra il clero locale. Spesso, nelle campagne, si doveva sperare su qualche laico - uomo o donna - disposto, fra un lavoro e l’altro, a dare ai fanciulli un minimo di istruzione non formale e poco strutturata. La frequenza a lezione era discontinua, perché i maschi erano impiegati fin da piccoli nei lavori dei campi e le bambine in quelli domestici. Per mantenere la disciplina fra i ragazzi più abituati al lavoro che allo studio, spesso il chierico o il maestro ricorrevano a mezzi coercitivi drastici…
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 Louis Le Nain, L'école champêtre (1758), Musée Boucher de Perthes, Abbeville (anche British Museum).
Un’anziana donna fa scuola all’aperto a un gruppo di bambini: al posto di cattedra e panche maestra e allievi usano sgabelli e tini rovesciati…
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