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Torna indietro... LA SCUOLA FEMMILE E QUELLA MASCHILE

Le classi femminili, nel Settecento, fecero la loro comparsa per combattere la promiscuità che - di fatto - tendeva a instaurarsi nelle scuole parrocchiali o in quelle finanziate da benefattori, dopo che da più parti la limitazione culturale imposta alle donne cominciava a essere disapprovata. Sull’onda della rivoluzione francese stava, infatti, propagandosi l’idea che l'istruzione primaria dovesse essere pubblica, aperta sia ai maschi sia alle femmine, ma anche obbligatoria e gratuita.
Le classi miste, in effetti, erano state sempre molto rare, sia per le preoccupazioni morali causate dalla convivenza ravvicinata fra sessi diversi, fortemente avversata dalle autorità ecclesiastiche, sia perché le lezioni, i metodi di apprendimento e le punizioni erano sempre state pensate in funzione dei maschi. I ragazzi, infatti, a scuola dovevano imparare tutto ciò che era necessario per la loro professione futura diversamente dalle fanciulle che andavano preparate soltanto per il loro ruolo domestico.

Jacques Bacheley , da H.B. Gravelot, La scuola femminile e la scuola maschile (1740) stampe francesi conservate al Musèe National de l'Èducation - CNDP, Rouen
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