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I Franchi Salii, una popolazione di origine germanica,
unificarono la Gallia nei primi anni del VI secolo sottomettendo
la popolazione gallo-romana e altre tribù
di origine germanica. Protagonista della conquista fu
il re Clodoveo (482-511), iniziatore della dinastia merovingia
(511-747). Fra il 679 e il 747 il Regno dei
Franchi si consolidò e iniziò un processo di espansione
grazie ai maestri di palazzo, che di fatto detenevano
il potere. Nel 747, il maestro di palazzo Pipino il Breve detronizzò l’ultimo re merovingio, Childerico III, e diede inizio alla dinastia dei Carolingi (751-843), i quali consolidarono il regno e iniziarono una processo di espansione che raggiunse il culmine con la creazione del Sacro Romano Impero. |
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La crisi dell’Impero carolingio (814-843) porta a uno
smembramento del territorio imperiale in tre Regni.
Ma i tre Regni non hanno la forza per mantenere la loro
unità e il movimento di frazionamento del potere
prosegue (843-888). I signori locali si oppongono a qualunque tentativo di ricostituzione di un potere politico centrale e la formazione del sistema feudale favorisce la nascita di una miriade di poteri locali. Emergono intanto da questo estremo frazionamento territoriale personalità come il tedesco Enrico I di Sassonia (919) e il francese Ugo Capeto (987) che saranno all’origine di alcune importanti forme di ricomposizione politica. |
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