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le fonti della narrazione storica dell antico egitto
Le fonti letterarie
  Per quanto riguarda l’espansione romana nel Mediterraneo le fonti sono varie.
Ricordiamo innanzitutto lo storico greco Polibio che venne portato a Roma come ostaggio e vi rimase fino al 151 a.C. Il suo intento era quello di spiegare ai suoi concittadini greci “i motivi che avevano permesso ai Romani di sottomettere in meno di cinquantatre anni tutto il mondo allora abitato, caso unico nella storia (1,1,5)”. Purtroppo ci restano solo i primi cinque libri completi della sua opera, che constava di 40 libri. Egli esercita una severa critica contro gli storici che hanno parlato del periodo delle origini e si sforza di controllare scrupolosamente le sue fonti.
Nel libro VI presenta la Costituzione romana e questo testo fu da guida per studiosi del 1700 come Montesquieu e per gli intellettuali incaricati di redigere la Costituzione americana.
Livio parla di questo periodo nei libri dal 21 al 45 e si rifà spesso a Polibio alla tradizione degli annali, le cronache in cui, per ogni anno, venivano indicati i fatti più salienti. Assieme alle sue cronache abbiamo anche l’opera di Cornelio Nepote che scrisse le vite di Annibale e di Amilcare e di Plutarco che scrisse le vite di Fabio Massimo, Emilio Paolo e di Catone il Censore.
Esaminiamo, ora, alcuni brani degli storici antichi che descrivono i principali eventi trattati in questa unità.

Il passaggio delle Alpi dell’esercito di Annibale
Da Canne a Zama
L’imperialismo romano
Marco Porcio Catone, il difensore della tradizione
Un personaggio: l’intellettuale che veniva da “fuori”
 
 
 
   
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