![]() |
![]() ![]() |
||||||
|
|||||||
![]() |
![]() |
||||||
La civiltà cretese Fin dal terzo millennio troviamo a Creta una fiorente civiltà, le cui origini non hanno nulla in comune con la civiltà greca ma che tanta influenza ebbe su di essa. Nel 1884 l’italiano Federico Halbherr e subito dopo il tedesco E. Fabricius iniziarono esplorazioni e poi ricerche in tutta l’isola, ma solo nel 1893, con la campagna di scavi dell’inglese sir Arthur Evans, a Cnosso, vennero alla luce le fondamenta di giganteschi palazzi, gioielli di squisita fattura e le testimonianze di una grande e originale civiltà. Dopo questi studiosi venne una schiera di archeologi americani, francesi, inglesi e greci che esplorarono con successo varie zone dell’isola. L’età storica di Creta viene divisa, basandosi sull’evoluzione degli stili della ceramica, in questo modo : • Antico Minoico 3000-2000 a.C. • Medio Minoico 2000-1570 a.C. • Tardo o Recente Minoico 1570-1050 a.C. Ogni periodo viene poi diviso in tre sottoperiodi. Alcuni studiosi, riferendosi alle vicende dei grandi palazzi reali dell’isola,hanno diviso la storia di Creta in: • Periodo prepalaziale 3000-2000 a.C. • Periodo protopalaziale 2000-1700 a.C. (tutti i palazzi sono distrutti) • Periodo neopalaziale 1700-1370 a.C. (tutti i palazzi sono di nuovo distrutti) |
La civiltà Micenea Attorno al secondo millennio a.C., quando la potenza dei sovrani cretesi stava per arrivare al culmine, parecchie tribù provenienti dal centro e dell’Europa e dall’Asia Minore cominciarono a infiltrarsi nel sud della penisola balcanica e poi sulle isole egee, spostandosi anche verso l’Asia Minore. Queste tribù erano di origine indoeuropea. Si trattava di infiltrazioni progressive e continue di tribù che spesso si amalgavano pacificamente con le popolazioni del luogo o, comunque, trovavano un modus vivendi. Erano processi storici lunghissimi, al termine dei quali si creava una nuova civiltà, sintesi delle popolazioni che si erano fuse. Nel caso della Grecia in poche centinaia di anni il territorio continentale e insulare venne conquistato dalle tribù indoeuropee che si mescolarono con le popolazioni indigene presenti sul territorio fin dal sesto millennio a.C. Dopo la calata degli Indoeuropei nei territori della Grecia, verso il XVII secolo a.C. si era affermata nel Peloponneso una grande civiltà che oggi chiamiamo “Micenea” da Micene, il centro senz’altro più importante. Questa civiltà, come vedremo, verrà scoperta dall’archeologo tedesco Schliemann. La civiltà Micenea fino al 1953 era conosciuta solo attraverso alcuni racconti mitici (per esempio le figure dei re descritti da Omero), attraverso il testo dell’Iliade e dei frammenti del Ciclo Poetico Troiano (sono gli Achei che combattono contro Troia) e alcuni accenni che compaiono sulle tavolette hittite e i geroglici egiziani. Si parla in queste tavolette del potente popolo degli Ahijawa (siamo nel XIV secolo a.C.),il popolo che veniva dal mare ed era penetrato a fondo anche all’interno dell’Asia Minore. Verso il XV secolo i Micenei scesero a Sud, oltre il mare.e conquistarono Creta, approfittando anche delle divisioni politiche tra i vari sovrani dell’isola. La storia della civiltà micenea viene, in genere, divisa in: • MICENEO I dal 1580 al 1500 a.C.: l’età della formazione della civiltà micenea • MICENEO II dal 1500 al 1425 a.C.: l’età dell’espansione micenea • MICENEO III dal 1425 al 1100 a.C.: l’età del massimo sviluppo e del crollo Il “medioevo” ellenico, invece, dura circa 400 anni (dal 1200 all’800 a.C.) e prepara il passaggio all’età arcaica. |
||||||
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |