I pitagorici ritenevano i
numeri naturali l’essenza delle cose, la chiave di
interpretazione del misterioso universo;
cogliendo in essi un ordine di armoniose perfezioni.
Essi rappresentavano i numeri mediante punti detti monadi (unità),
indivisibili (atomi), ma non evanescenti, dotati di
dimensioni piccolissime, e raggruppati in modo da formare figure geometriche.
Così, i numeri 1, 3, 6, e 10 erano detti triangolari
perché i corrispondenti punti potevano essere
disposti a triangolo; i numeri 1, 4, 9, 16
venivano chiamati numeri quadrati perché
intesi come punti che potevano essere disposti
in un quadrato; i numeri 8, 27, 64 venivano
chiamati numeri cubici, perché intesi
come punti che potevano essere disposti in un
cubo; i numeri 4, 10, 20 venivano chiamati
numeri piramidali perché i
corrispondenti punti potevano essere disposti in
una piramide.
Proprietà dei numeri pitagorici
-
Ogni numero naturale dispari è uguale alla
differenza di due quadrati dei due numeri
consecutivi di cui il numero dato è uguale
alla somma

-
La somma di una successione di numeri
dispari consecutivi dà sempre un numero
quadratico
 .

Osservazioni:
i
numeri triangolari sono presenti anche nel
triangolo di Pascal: la terza diagonale è
costituita dalla sequenza dei numeri
1, 3, 6, 10, 15, 21….
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